Intervento dei Giardinieri di Santa Rosalia – Festino 2012 – 13 luglio ore 16
Piazza Mediterraneo (incrocio tra via Porta di Castro e via Benfratelli)
 
ALBERgheriLLa si prepara a celebrare, insieme a tutta Palermo, la festa in onore di Santa Rosalia, protettrice della città e di tutti i suoi giardini. In ognuno degli spazi urbani abbandonati di cui i Giardinieri si sono occupati, campeggia una piccola Santuzza la quale vigila silenziosa sull’operato dei suoi concittadini amanti del verde e ne garantisce la continuità attraverso piccoli miracoli. In occasione del Festino, i Giardinieri di Santa Rosalia torneranno in piazza Mediterraneo, nata un anno fa e in continua evoluzione. La piccola piazza è, infatti, un vero e proprio cantiere, frutto di un lavoro mai terminato. Piazza Mediterraneo è una vera e propria piazza, intesa come luogo di incontro e di scambio di idee, ma è anche un luogo in cui quelle idee vengono realizzate. Il 13 luglio 2012 a partire dalle ore 16, ovvero dal momento in cui sulla piazza sopraggiunge finalmente l’ombra, si aprirà un cantiere per il rimodellamento di questo spazio nel cuore di Ballarò. Si costruiranno panchine, tavoli da gioco e una grande aiuola da riempire di terra e nuove piante, in attesa che la Santuzza compia il miracolo dell’apparizione dell’acqua, elemento indispensabile per la sopravvivenza degli spazi verdi urbani. Invitiamo tutti i cittadini a lavorare insieme a noi: piazza Mediterraneo è un esperimento sulla gestione di spazi comuni che ha bisogno dell’aiuto, delle mani e delle idee di tutti i palermitani.

vi invitiamo 
domani 10 Giugno 2012 
alla festa di inaugurazione di Mediterraneo Antirazzista, 
si festeggia un anno di Piazza Mediterraneo e 
l'innaffiamo! 
Nel pomeriggio intorno alle 18:00, 
partirà da Piazza Mediterraneo una parata con danze e suoni afro, 
dopo la parata ci sarà un'innaffiata collettiva delle aiuole di Piazza Mediterraneo, 
per sollevare la questione sul problema della mancanza d'acqua, se volete partecipare, portatevi l'innaffiatoio! 
E' consigliato vestirsi di blù, turchese, celeste, azzurro...
Spargete la voce!
PER FARE UNA CITTà 
CI VUOLE UN SEME




VENERDì POMERIGGIO 8 giugno 2012, DALLE 16E30 ALLE 18E30,

LABORATORIO DI GIARDINAGGIO RICICLOSO CON I BAMBINI DELL'ALBERGHERIA: 


SE VOLETE PARTECIPARE CI TROVATE A PIAZZA MEDITERRANEO. 


i Giardinieri di Santa Rosalia

Notizie dall'Est

Perché limitarsi al verde palermitano quando c'è anche quello di Caltagirone da recuperare? Un piccolo gruppo di giardinieri lo scorso fine settimana ha dato prova di grande spirito d'avventura inoltrandosi nel profondo est isolano, per partecipare attivamente alla bella manifestazione In Giardino organizzata dall'associazione Impronte Vegetali.


Lo scopo del viaggio è stato un laboratorio che sembrava fatto apposta per loro: "L'orto dei Miracoli_Coltivare paesaggi quotidiani". Obiettivo del workshop - si leggeva nel programma - è dare gli strumenti per il recupero dei piccoli spazi urbani o periurbani non utilizzati, non costruiti o non pianificati,  in  alcuni casi fazzoletti residui di terreno incolto, in altri casi giardini urbani con caratteristiche di particolare pregio, che possono contribuire in modo determinante al miglioramento della qualità della vita in città. Praticamente è quello che fanno i Giardinieri! 
Centrale per comprendere il senso del lavoro suggerito dal laboratorio e le sorprese che ne sarebbero seguite è la presenza di un gigantescamente enorme parcheggio, costruito recentemente lungo la circonvallazione di Caltagirone, proprio sotto la bellissima chiesa di Santo Stefano (già mitico centro sociale Metropolis e attualmente proprietà della misteriosa Fondazione "Steve Jobs"). 


Dopo aver appurato il costume assai bizzarro tra gli autoctoni di chiamarsi l'un l'altro servendosi quasi esclusivamente del titolo relativo al loro mestiere, un po' confusi da tanti altisonanti appellativi, incapaci di sceglierne qualcuno per se stessi, i nostri Giardinieri hanno presto capito che avrebbero scelto di lavorare all'interno del gruppo di "Realizzazione" piuttosto che a quello di "Progettazione". Non prima, però, di partecipare a una breve immersione in un campo coltivato proprio sotto l'enorme parcheggio di cui sopra. Un bell'orto realizzato con dovizia e varietà di ortaggi dal signor C, al quale i futuri progettisti sicuramente si ispireranno.


Così, mentre una parte degli iscritti al laboratorio si dirigeva verso Villa Patti a progettare un'area da adibire a orto accanto a quello del singor C, un'altra parte (quella a cui si sono uniti i Giardinieri) si sarebbe dedicata alla realizzazione del progetto maturato durante il laboratorio dell'anno precedente e riguardante un piccolo fazzoletto di terra alle spalle della chiesa di Santo Stefano dove, da qualche tempo, sono state costruite delle scalette che dal parcheggione arrivano fino alla chiesa. Un pezzo di terra, diciamo, messo a disposizione degli occhi degli innumerevoli turisti che, dopo aver parcheggiato, si dovrebbero dirigere verso il centro storico della cittadina. 


Sembra che il destino di questi Giardinieri erranti sia quello di non piantare alcunché, dovunque essi vadano. Infatti, mentre a Palermo spalano munnizza, a Caltagirone si sono dedicati alla rimozione di pietre e cocci di terracotta sparsi in tutta l'area del giardino in questione. Dopo aver tracciato le linee di futuri vialetti che avrebbero dovuto separare piccole aiuole coltivate a lavanda e piante aromatiche, con le pietre raccolte i Giardinieri e gli altri partecipanti al laboratorio si sono divertiti a pavimentare tali vialetti. Non solo giardinieri, non solo netturbini, non solo carpentieri ma anche piastrellisti! 



Dopo due giorni di lavoro, però, si è scoperto che questo piccolo pezzo di terra non è gestito dal Comune bensì dal gentile sign. L.M., costruttore del sopraccitato parcheggione. Così, i Giardinieri insieme a tutto il resto della tribù sono stati minacciosamente cacciati dal luogo del misfatto .Un errore del Comune? Una svista? Una presunta superficialità da parte dell'associazione? Resta comunque una domanda: perché mai chi costruisce enormi parcheggi con migliaia di metri cubi di cemento armato deve odiare il verde comune e chi se ne occupa del tutto gratuitamente, cercando (tra l'altro) di rimediare come può allo scempio compiuto dai primi? Insomma, i Giardinieri stavano per tornarsene a casa con la coda tra le gambe e una buona dose di tristezza per il destino umano di coloro che vivono in città.


Eppure, prima di lasciare Caltagirone, i loro sogni inaspettatamente sono stati scaldati ancora da due incontri che In Giardino aveva in serbo per loro. E' stato così che i Giardinieri si sono lasciati incantare dalle teorie e dalle buone pratiche di Maurizio Corrado e Maria Tomarchio. Il primo è direttore della rivista Nemeton High Green Tech Magazine, il cui simbolo è una piccola e perfetta foglia di Ginko biloba, probabilmente l'albero più antico che esiste sulla terra, la prova vivente che non ci disfaremo facilmente del nostro passato di nomadi sulla terra rigogliosa e impervia. "Se l'uomo si è allontanato dalla natura per starsene rinchiuso dentro case di cemento, la natura piano piano penetra in città per andarselo a riprendere", più o meno è questa la teoria di Corrado, la teoria che sta alla base di tutti i sorprendenti esempi di vegetecture che ci mostra entusiasta. 


Maria Tomarchio, invece, professoressa ordinaria di Pedagogia generale e sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Catania, ci parla degli Orti di Pace: orti realizzati all'interno di ospedali e scuole dagli stessi pazienti e dagli stessi studenti. Un metodo per conoscere meglio la natura, i suoi ritmi, le sue risorse e impegnare le proprie energie nel coltivare qualcosa che cresce proprio grazie alla cura dell'uomo che vi si dedica. E' così che i Giardinieri hanno scoperto le opere di Michele Crimi, educatore marsalese che nei primi anni del Novecento cercò (e prima della riforma Gentile ci riuscì) di rivoluzionare il sistema scolastico. Scuole mobili (da spostare a seconda delle esigenze della popolazione), banchi e seggiole da smontare e rimontare in pochi secondi in modo da poter fare lezione ovunque, soprattutto in mezzo alla natura, e orti orti orti in cui sperimentare le doti campagnole dei piccoli discenti. Risultato: gli allievi adoravano trascorrere il pomeriggio coltivando e lasciavano il campo sempre a malincuore. Proprio quello che succede ogni giorno alle due al suono dell'ultima campanella!


Laboratorio Ricicloso al Giardino Inglese e Domenica della munnizza al Giardinfosso dell'Albergheria

Questo fine settimana è trascorso all'insegna del Giardinaggio d'Assalto





Siamo passati da un laboratorio "naïf" con i bambini e i "grandi bambini", nella festosa atmosfera del Giardino Inglese 






ad una domenica in trincea, spalando cumuli e cumuli di immondizia, con una capacità camaleontica di adattamento.



-----

Nell'idillio del Giardino Inglese, sabato, in compagnia degli amici di Guerrilla Gardening Palermo, abbiamo allestito uno spazio con tutto il necessario per un laboratorio dal pollice verde. Dopo settimane passate a raccogliere vasi, vasetti, ciotole, latte, scatole di qualsiasi materiale, ritagli di riviste, semi, foglie e fiori secchi, abbiamo passato un allegro pomeriggio ad assemblare, tagliare, incollare e scegliere le talee preferite o i semi raccolti in questa prospera primavera palermitana. Insieme a noi tanti bambini super-creativi e felici di poter armeggiare con la terra, di scoprire che il seme del nespolo è il nocciolo all'interno di quel frutto arancione che chiamiamo, per l'appunto, la nespola. Bambini curiosi di scoprire alberi dai nomi esotici o addirittura latini come l'albero delle farfalle o la chorisia speciosa e alberi puliti come l'albero del sapone. Prima però la bottiglia o il vasetto selezionato è stato trasformato da ognuno, ritagliato e decorato aggiungendo fiori secchi, immagini colorate e disegni fatti a mano. Naturalmente oltre ai bambini, questo laboratorio ha coinvolto anche quei grandi che non se lo fanno ripetere due volte l'invito a sperimentare con la fantasia e con il verde. E non sono pochi, per fortuna!


 fase di preparazione dei vasi
 decoupage
semi di 
Chorisia speciosa
Bauhinia acuminata
Sapindus Mukorossi
Eriobotrya japonica


 riempiamo i nuovi vasi di terra


 inseriamo le talee delle piante grasse preferite




-------

Domenica mattina, non soddisfatti, ci siamo dati appuntamento all'Albergheria per cominciare a ripulire un nuovo spazio, scoperto un po' di tempo fa, grazie ad un amico autoctono, in uno dei mille vicoli sconosciuti del centro storico, chiamato Salita del Banditore. Il degrado in cui abbiamo trovato questo pezzo di terreno abbandonato è sconcertante, quelli che noi pensavamo cumuli di terra si sono rivelati strati di immondizia di anni e anni, ere geologiche di petrolio trasformato in bicchieri, bottiglie, buste e ogni sorta di contenitore. Il lavoro di recupero del suddetto spazio è appena cominciato e ci vorrà tempo e impegno per trasformarlo in un meraviglioso giardino in cui i bambini possano tornare a giocare, come scrivevamo nell'invito. Naturalmente da soli non ce la possiamo fare. Chiediamo a tutti di aiutarci, c'è bisogno di tante persone piene di energia per un'impresa del genere. 
Sarà comunque necessario contattare l'ente comunale preposto alla nettezza urbana perché una parte dei rifiuti sono calcinacci, mattoni, mattonelle, che non si possono smaltire con i rifiuti comuni. Inoltre al confine col terreno, separata da un muro, si è creata una vera e propria discarica a cielo aperto, uno spazio stretto e profondo dove la gente usa buttare i sacchi della spazzatura, metri cubi di pura fantasia del sacchetto. Alla fine della giornata, però, siamo riusciti a far riemergere la parete scoscesa di uno dei due lati lunghi, fatta da grossi tufi disposti a gradoni su un basamento di pietra compatto che ricorda luoghi ameni e bucolici, quello che potrebbe essere un piccolo angolo verde di paradiso, un paradosso che può esistere solo in un quartiere paradossale come l'Albergheria. 
Presto torneremo sul luogo del misfatto, cercando di insistere per ottenere la partecipazione degli abitanti della piccola viuzza. Di grande, fondamentale aiuto è stato Filippo, che vive nel palazzo adiacente al Giardinfosso e si prende cura dei gatti che del giardino hanno fatto la loro casa. I suoi vicini, ci scrutano, inizialmente, dalle finestre e dai balconi, finché una signora, con cui avevamo già parlato due settimane prima, invitandola a diffondere la voce del nostro arrivo, ci porta delle bottigline di Bitter, con allegati i classici bicchieri di plastica che guardiamo con una certa insofferenza. Da quel momento in poi è un via vai di vicini: arriva un signore in motorino e ci porta del tè freddo, un altro porta la colazione: cornetti e succo di frutta, più tardi qualcuno si presenta con dei panini imbottiti di salame e prosciutto e il classico secchio dell'acqua calato dal balcone con all'interno acqua fresca e caffè. Se proprio non c'è stata completa partecipazione, per lo meno non possiamo dire che ci hanno lasciato morire di fame!  
Tra i rifiuti abbiamo trovato tante cose interessanti, un piccolo tesoro, un vero e proprio zoo di animaletti di plastica, dal tacchino al coniglio con gli occhi strabuzzati, al cavallo, con cui allestiremo presto, in loco,un meraviglioso altarino faunistico per la Santuzza,  e la parete di tufi potrebbe ricordarne la grotta. Continua...  
 si inizia a intravedere la parete di tufi
 il muro nasconde uno spazio scoperto e riempito quasi totalmente di immondizia


 sotto uno strato di terra si nascondono strati e strati di rifiuti


Concludendo, una riflessione. In realtà non v'è differenza di fondo tra le due giornate, scavando per arrivare all'osso, che si tratti riciclo creativo o di recupero di uno spazio verde abbandonato, sempre con la munnizza abbiamo avuto a che fare!

Laboratorio di giardinaggio ricicloso: Per fare una città ci vuole un seme


Albergheri(ll)a sarà 
domani 12 Maggio, dalle 15:00,
per tutto il pomeriggio, 
al Giardino Inglese!

Costruiremo insieme porta piante dalle mille forme e dai materiali rigorosamente di scarto, noi portiamo i semi da metterci dentro, voi portate una bella dose di fantasia contagiosa!





VII Fiera del Consumo critico AddioPizzo

Albergheri(ll)a e Guerrilla Gardening Palermo saranno presenti sabato 12 maggio dalle 15:30 in poi al Giardino Inglese per dare il proprio piccolo contributo alla Fiera del Consumo critico organizzata ogni anno da Addio Pizzo. Insieme ai bambini che vorranno avvicinarsi al nostro banchetto realizzeremo vasi con materiale riutilizzato, bombe di semi e piccoli erbari.

Cantieri Culturali alla Zisa


APRIAMO UN GIARDINO!

Sabato 28 aprile 2012 ore 10:30

ci vediamo tutti ai Cantieri Culturali della Zisa 
dove, come saprete, un gruppo di matti ha APERTO una sala cinematografica nuova e abbandonata.
Giardinieri e Guerrilla Gardening Palermo si occuperanno di rimettere in sesto 
un piccolo giardino/foresta accanto alla sala De Seta
per il riposo e il sollazzo di tutti i cinefili e cinematografari civilizzati di Palermo.
Insieme ai soliti guanti da giardinaggio non dimenticate l'anima carpentiera che è in voi 
e portate anche martello e, se ci riuscite, qualche pallet di quelli che si trovano 
abbandonati per le strade notturne della città. Costruiremo insieme anche delle comodissime (!) panche.

25 Aprile: libera attività di giardinaggio in spazio pubblico






La mattinata di ieri è stata celebrata con un'azione a dir poco liberatoria. Sotto il sole caldo di Aprile, siamo tornati a zappare nell'aiuola di via Barbieri. Poter lavorare con la terra e con le piante in città è un privilegio che pochi hanno. Pero', basta guardare a un pelo dal proprio naso, per vedere che di terra da liberare, sommersa dai rifiuti o dimenticata, ce n'è per tutti. E anche un' aiuola di pochi metri quadri può dare grandi soddisfazioni. Provare per credere! E se non sapete come fare, unitevi a noi.

Una buona Liberazione si vede dal mattino


Mercoledì 25 aprile ore 10:30

siete tutti invitati a prenderci cura dell'aiuola di via Gian Luca Barbieri
(accanto alla fabbrica di cannoli Rosciglione).Si tratta del primo spazio in cui Albergheri(ll)a ha messo la zappa ma i luoghi, soprattutto se popolati da piante, hanno sempre bisogno di attenzioni. Portatevi un paio di guanti da giardinaggio, una zappa (chi ce l'ha) per dissodare la terra e un bel paio di occhi per ammirare i primi fiori gialli della ginestra e le prime foglioline del lillà.

Vi aspettiamo!








In piazza Mediterraneo continua la Guerrilla Urbana. 
Qualche giorno fa è stato avvistato un writer che, armato di colori, ha ridato vita ad uno dei muri scrostati della piazza.

Apertura cantiere per la piazza dei Cantieri

  • Amici, domenica 18 marzo i giardinieri saranno in trasferta ai Cantieri culturali della Zisa per costruire una nuova piazza: fornitevi di martelli, chiodi, seghe, guanti, legna, materiali riciclato e tutto ciò che pensate possa essere utile a costruire panchine, tavolini e comode sedute...ma non lasciate a casa le idee, ci servono anche quelle per progettare insieme la nuova piazza dei Cantieri; ne discuteremo attorno ad un tavolo dopo aver schiodato i primi pallet magicamente trasformati in chaise-longue!

Una piazza per i Cantieri



Come partecipare e inviare le idee: potete inviarci disegni o immagini o una descrizione di alcuni esempi di panche, aiuole, altalene, scivoli, draghi, casette per gli uccelli che vi piacerebbe ci fossero nella piazza o di come vorreste disporre gli elementi nella piazza. Le vostre idee verranno pubblicate sulla pagina di questo blog: una Piazza per i cantieri Prima del 25 febbraio ci riuniremo per consultarci e vi comunicheremo ora e luogo, così da iniziare a recuperare i materiali che ci servono per metterci all'opera. Buona ricerca di idee.


Albergheri(ll)a ai Cantieri Culturali della Zisa / 6,7,8 gennaio 2012


In occasione del risveglio dei Cantieri Culturali della Zisa, i Giardinieri di Santa Rosalia non esitano a metterci e lasciarci lo zampino. Dopo una giornata uggiosa, in cui i giardinieri (noti freddolosi) hanno preferito rintanarsi sotto qualche capannone, il 7 e l'8 gennaio sono state giornate assai più produttive, grazie soprattutto all'operatività e all'organizzazione dei cugini, i membri di Guerrilla Gardening Palermo, e ai ragazzi e alle ragazze dell'Accademia di Belle Arti, il cui laboratorio di Scultura sorge proprio accanto all'area che abbiamo deciso di "restaurare". I Cantieri Culturali hanno un urgentissimo bisogno di cure!


Il nostro campo di battaglia è stato un quadrato di terra di 50 mq, praticamente una foresta di erbacce, rovi e, immancabile come sempre, tanta munnizza. Un terreno fertile per disquisizioni architetto-filosofiche tra chi voleva lasciare che la natura si esprimesse liberamente tra i vialetti ritagliati in mezzo alla foresta vergine e chi avrebbe voluto radere al suolo ogni cosa che superasse i 5 centimetri di altezza. Le due correnti hanno trovato un assai estetico compromesso e, grazie anche all'irrefrenabile tagliaerba del professore dell'Accademia (ai cui lapilli per fortuna siamo tutti sopravvissuti), il risultato è alquanto gradevole.



Come altre volte in precedenza, i giardinieri hanno un po' indossato i panni dei carpentieri e, armati di martelli, pallet, chiodi hanno costruito tre panchine e un tavolo che è stato subito inaugurato e utilizzato durante i pranzi al sole delle due giornate di lavoro.



Tra i giardinieri c'è anche stato chi, trovandosi con le mani in mano, non sapendo come meglio occupare le proprie energie, ha dipinto di blu delle aste di ferro pressoché inutili, rendendo più arioso e variopinto il neonato giardino. Non prima però di aver studiato a fondo gli ingredienti della vernice utilizzata, nel caso in cui a qualcuno venisse in mente di addentare un pezzo di asta, non si sa mai.


Alla fine della prima giornata i ragazzi dell'Accademia hanno realizzato una comodissima capanna di canne, per quando piove, e un busto di donna bianco con, al posto della testa, tante farfalle realizzate con le parti secche delle foglie della yucca. Una vera opera d'arte la seconda, un gioco divertentissimo per i bambini la prima.

L'8 gennaio è stato, invece, il giorno in cui i giardinieri hanno indossato i panni dei cuochi. Come sempre da strapazzo. L'immancabile fortuna di cui godono questi outsider della società ha permesso loro di incontrare sul loro cammino Vittorio, noto marmellataro palermitano. Con le arance amare (mica tanto) raccolte il giorno prima da giardinieri e altri membri della rinascita dei Cantieri, abbiamo così potuto preparare un'ottima marmellata di arance, nonostante gli innumerevoli semini che qualcuno, il cui nome omettiamo per non ledere la sua ottima reputazione, ha lasciato in mezzo alla polpa.



Mentre gli impegnatissimi partecipanti ai forum dei 3 giorni hanno concluso i loro incontri di studio, la marmellata finiva di cuocere e così, tempismo perfetto, i giardinieri hanno potuto farla assaggiare a tutti, squisitamente adagiata su un letto di pane e burro. Gnam!


Ovviamente non poteva essere tutto così semplice! Prima di mangiare i giardinieri hanno obbligato il gentile pubblico ad assistere alla celeberrima fiaba cinese "Il filosofo e il giardiniere" [tratta da "Racconti di saggi giardinieri" di Pascal Fauliot e Patrick Fischmann]. Riassunta in poche e poco poetiche parole: il saggio che parla parla parla e il giardiniere che lavora lavora lavora.

"La nuvola dell'ignoranza passa senza innaffiare la terra".

A noi servono altri tipi di nuvole.