Lavoratori e lavoratrici dello spettacolo a piazza Mediterraneo - 22 giugno 2011

Lavoratori e lavoratrici dello spettacolo di tutta Italia, unitevi!
Dove? A piazza Mediterraneo, ovviamente.
La neonata piazzetta si presta ad azioni rivoluzionarie, riunioni sovversive e profonde discettazioni sull'universo. Lo dimostra un gruppo di attori, attrici e registi esponenti di un teatro seriamente preoccupato. Quello di Palermo. Un teatro che esiste, ha decine di impiegati al suo servizio ma che non ha spazi, non ha fondi, non ha riconoscimenti e sopravvive in mezzo alla desolazione del teatro ufficiale del capoluogo siciliano. I giovani lavoratori discutono sul loro futuro e sul futuro del teatro in Italia comodamente seduti a piazza Mediterraneo, scelta dalla compagnia "Tanto di cappello" come sede di alcune riunioni in quanto luogo simbolo della riappropriazione di spazi pubblici da parte dei liberi cittadini.
Anche gli attori possono avere un cuore giardiniere...

Seconda fase: 4 e 5 giugno 2011 - La piazza è sbocciata!

Dopo il primo fine settimana da netturbini, gli occhi dei giardinieri hanno finalmente ricominciato a brillare. Al posto di sacchetti di spazzatura indifferenziata, sportelli di frigoriferi e scheletri di motorini, adesso hanno avuto a che fare con melograni, margherite e lavanda. Non prima però di essersi cimentati nel mestiere di falegnami:

tutte le piante recuperate grazie al vivaio comunale (nella persona del dott. Armato) e ai numerosi e generosi donatori privati non avrebbero trovato dove far riposare le avide radici se le celeri manine dei carpentieri improvvisati non avessero costruito loro delle ampie aiuole variopinte. Ci siamo lasciati prendere la mano e abbiamo realizzato persino una panchina tutta azzurra e un tavolo/vaso che sembra una coccinella.

Domenica, prima dell'inaugurazione, sono arrivate le piante trasportate dal vivaio su quattro ruote della giardiniera Stefania.

Alle 17h30 le strade di Ballarò hanno cominciato a riempirsi di fiori di campo e fiGhi d'India animati che hanno sfilato per il quartiere invitando i passanti a unirsi al piccolo corteo.

Dopo aver ascoltato la fiaba di Oleandro e la principessa Flora raccontata dalla voce sapiente del giardiniere Alberto,

il corteo è arrivato finalmente in piazzetta dov'è stata posizionata la Santuzza in versione chaise longue realizzata dalla giardiniera Simonetta. Acceso un cero abbiamo intonato un canto africano che Santa Rosalia, dall'alto della sua imperturbabilità, avrà sicuramente apprezzato comprendendone (a differenza nostra) ogni singola parola. Sotto la protezione della nostra Santuzza poliglotta ci siamo scatenati nelle danze.

Dopo un dibattito incentrato sul Mediterraneo como punto d'incontro e di dialogo tra popoli (non a caso lo abbiamo scelto come nome di battesimo della nostra piazza) e dopo esserci rifocillati con le pietanze preparate dalle taverne "Il garage" e "Il bersagliere", siamo tornati a scatenarci fino a tarda notte.

Senza strafare però perché alle spalle avevamo due giorni di lavoro intenso e perché, a fine serata, saremmo stati noi stessi a pulire e a rimettere tutto a posto. Durante tutta la sera sono arrivate decine di piante, tante che abbiamo dovuto portarle nel nostro mini vivaio al Clac. Decine di persone ci hanno lasciato donazioni sotto forma di denaro, sorrisi, incoraggiamenti e promesse di impegno per la futura sopravvivenza delle specie arboree trapiantate.

Adesso che è trascorso qualche giorno dall'inaugurazione, adesso che abbiamo visto la signora Lia l'ovara innaffiare le piante con la SUA acqua, adesso che la vicina ghanese ha sgridato due ragazzi che avevano buttato a terra una bottiglia di birra, adesso che se passi puoi vedere i tipi di via San Nicolò all'Albergheria prendersi finalmente l'ombra adagiati sul tavolo coccinella, adesso che i ragazzi si siedono sull'unica panca a cazzeggiare su facebook con l'iPod. Adesso possiamo dire che i lavori sono finalmente iniziati!
Prima fase lavori Piazza delle Uova: 30 Maggio 2011. L'Amia porta via i rifiuti.


Prima fase: 28 e 28 Maggio 2011. “Albergheri(ll)a” conquista un’intera piazza. Ecco il futuro polmone verde di Ballarò.

“Da oggi in poi questa non è più una discarica ma una piazza di tutti”: così affermano sudati e stanchi i nostri Giardinieri di Santa Rosalia a proposito del nuovo fronte della loro irrefrenabile reconquista verde. Si tratta, questa volta, di un grosso passo in avanti: l’intento è quello di trasformare un enorme slargo nel ventre di Ballarò che da discarica abusiva e posteggio diventerà spazio veramente pubblico.
La piccola piazza (comunemente nota come “piazzetta delle uova” per il banchetto adiacente della signora Lia che ne vende in abbondanza) si trova all’incrocio tra via Benfratelli e via Porta di Castro, un nodo centrale nella vita quotidiana del quartiere. I passanti che frequentano la zona e il vicinato sono ormai assuefatti a camminare in mezzo alla collina di sacchetti maleodoranti che vi si accumula ogni giorno; gli studenti del vicino liceo scientifico “Benedetto Croce” vi svolgono la ricreazione e, anche loro, sembrano sopportarne l’abbandono. Ma i lavori in corso del gruppo di “Albergheri(ll)a” sono iniziati e sembra già che le cose comincino a cambiare. La gente ha riscoperto i cassonetti situati ad appena un isolato dallo slargo e coloro che vi posteggiavano si sono rassegnati a fare qualche metro in più a piedi.
Il 28 e il 29 maggio i giardinieri improvvisati hanno indossato le vesti di altrettanto improvvisati netturbini: in soli due giorni hanno realizzato il lavoro che un qualsiasi dipendente pubblico svolgerebbe in due mesi, riempiendo di rifiuti un enorme contenitore posizionato in “piazzetta” dall’AMIA, dietro esplicita richiesta dei protagonisti dal pollice verde. Vetro, elettrodomestici, ferro arrugginito. Nonostante per adesso i lavori riguardino esclusivamente la pulizia, c’è già chi riconosce a fatica i 200m² rimessi a nuovo, compresi i negozianti i cui esercizi vi si affacciano i quali ancora non si capacitano di tanto candore e resistono difficilmente alla tentazione di uscire a lanciarvi un’occhiata compiaciuta.


In occasione della finale di Coppa Italia, il luogo ha già iniziato a funzionare come punto di incontro e di ritrovo: grazie ai ragazzi di Mediterraneo Antirazzista (convertiti in questi giorni anche loro al giardinaggio), sono stati montati un proiettore e un maxi schermo che hanno attratto non pochi spettatori muniti di sedia. Ma i progetti dei Giardinieri sono ancora più lungimiranti e, nonostante la collaborazione dei vicini esercenti, avranno bisogno di tempo e molte energie per essere messi in pratica. Il 4 e il 5 giugno finalmente smetteranno di avere a che fare con la munnizza per tornare alla terra, costruire aiuole e piantare fiori. L’inaugurazione avverrà così domenica pomeriggio, in occasione dell’apertura delle gare sportive di Mediterraneo Antirazzista: con l’ausilio della musica e del teatro, la “piazzetta delle uova” sarà riconsegnata al suo quartiere. Per adesso, vi campeggia un grande triangolo di lavori in corso, diverso da tutti gli altri triangoli perché dal cumulo di sabbia fa capolino, impertinente, un primo alberello.